Laura RainieriLaura Rainieri, nata a Fontanelle di S. Secondo (Parma ) nel1943, risiede a Roma.
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Le poesie di Laura Rainieri |
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AnsiaQuest'ansia di madre nella sua casa - a Fontanelle magra più della metà. Com'era bella col viso tondo di cipria profumata la scia. Mangia una fetta biscottata qualcosa - tirati su. Il ventre è gonfio di trafitture - non assorbe più. Le frecce di San Sebastiano com'è vero il mito cristiano. Ogni poro è un foro. Dolore. Occhi innocenti ora pieni di spavento. Madre, inutilmente io figlia.
Sbarriamo la porta Maria |
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AtroposInutile mi provo. Quel filino di voce mi raggiunge annienta la mia voce.
Il tuo silenzio è la mia voce. Le gambe stente spezzano le mie. Affossano con te le mie forze nel fosso nel fosso
La sonda vaga impazzita cerca la stasi in te.
Ma Atropos stringe e costringe.
Di qua ti chiamo Maria |
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A mezzadriaSe dicevi alla fine le preghiere e non eri una beghina - ti bastava bambina tirare il carro con giogo che ti segava il collo per le biolche di terra a mezzadria - mentre balbettavi per consolazione "È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli" ma presa da pietà pregavi per il padrone cammello che non passa; se alla fine diciamo le preghiere (non si sa alla fine a che santo votarsi) la prima cosa a memoria in latino che ti viene in mente, imparata da bambino: Ave Maria gratia plena e non importa il senso ma il suono sacrale che si affaccia naturale alle labbra come brillano le stelle ma brillano e il sole nell'immensa solitudine si copre della sua luce le lenzuola fino al collo sempre più sotto, al tramonto, le ombre a mezzadria a memoria in hora mortis nostrae Maria |
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L'angeloTra tutte la più gradita è l'Angelo che sei il mio custode quattro versi concisi, in amicizia ma il custode e il custodito illumina custodisci reggi governa. Nessuna eco di morte - di raro capita in preghiera - nessun sobbalzo. Tutto corre al cielo su cuscini di piuma.
E forse ti beavi d'una pioggia d'angeli abbeverarsi alla greppia del Signore e tra quelli avrai anche tu l'ali ali di pizzo d'angelo le stesse delle tue bambine al Corpus Domini. O quelli tutta essenza, così elegiaci, di Rilke luminosità raziocinante tradotta a questa terra sfondano l'aria.
Non so se sulla scala li hai incontrati Maria |
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Brutto male
Un brutto male Ti venga un canchero ci potrebbero ripensare. All'apparenza il corpo è uguale nei visceri la bestia conduce la battaglia. Con zampe pelose striscia risale gli organi si annida come aquila reale sulla cima. Azzanna con ventose e becco arcigno il pasto mai non basta sé rimpingua e il corpo si fa secco. Viscida si erge ai piedi del letto con triplice testa di serpente arcuato t'inchioda ogni volta che. Lasciate ogni speranza o voi... che orribile sogno. Buttiamolo via Maria |
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TrebbiaturaSe avessi potuto fuor di bara contemplare il tuo funerale con gli occhi smarriti di coniglia - proprio a mezzogiorno quand'è l'ora che le donne il pranzo - attonita, come di fronte a incomprensibile cosa, li avresti mandati tutti a casa
con quel gesto ampio e l'aria ne tremava con cui sciò sciò sciamavi le galline dai chicchi caduti sui tuoi piedi - al tempo della trebbiatura - il grembiule tra le nocche, sventola bandiera nera, Alarmi siam fassisti, abasso i comunisti ma la fame Era (fuor di bandiera) e quelle riottose dagli al chicco
la calca della chiesa fin fuori la porta che sagra è questa - avresti detto - febbraio non è tempo di San Martino e saputo che era per te ti saresti stretta allo sciallino fino a voler sparire, se già non fosse, la vergogna galoppante per il gran disturbo a tanta gente nemmeno nell'ora estrema di Maria. |
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MorteAssaporare l'essenza della morte pura com'è, sarà sempre. |
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